A Verona, una domenica di 16 anni fa, nel quartiere Carega, un gruppo di amici si diede appuntamento per giocare alla lippa, per non perdere la memoria di un gioco che alcuni di loro facevano da bambini. Oggi questo appuntamento si è amliato a tutta la città, organizzato dallo storico gruppo di amici, diventato l’Associazione Giochi Antichi, che conta cinquecento volontari fra i 18 e i 70 anni, e che ogni anno propone «Tocatì», festival internazionale dei giochi di strada. Il festival si svolge dal 13 al 16 settembre ed è in collaborazione con il Comune di Verona ed è candidata a un riconoscimento dall’Unesco. Ingresso libero, con la possibilità di giocare dalle 10 alle 24 alle quattordici categorie di gioco: dalle competizioni con la palla alle gare con birilli, trottole, carte, ruzzole e anche la lotta, la morra, le torri umane, le corse, i carrettini. Presente anche il lancio del Maiorchino, il lancio di una forma di pecorino, che si pratica fin dal 1630 a Novara di Sicilia, nel Messinese, perché così i pastori ne verificavano la stagionatura. In caso di lancio maldestro e rottura della forma, il formaggio si condivide con gli avversari. Altro gioco tradizionale, tutto al femminile arriva dal Lazio, ad Arpino, la «corsa con la cannata», dove le rappresentanti delle contrade gareggiano tenendo in equilibrio sulla testa un’anfora di terracotta. Tanti giochi per non perdere la propria cultura e passare le tradizioni di generazione in generazione, oltre a liberare per un giorno la città dal traffico e tornare a giocare nelle strade, condividendo spazi e tempi.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)