La struttura di Neurologia dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni è uno dei diversi centri nel mondo in cui sono in corso trial clinici per testare l’efficacia degli anticorpi anti alfa-sinucleina su pazienti parkinsoniani in fase precocissima di malattia. I primi risultati appaiono promettenti.
Una delle più grandi scoperte degli ultimi anni – spiega il dottor Carlo Colosimo, direttore della struttura di Neurologia di Terni, da poco rientrato dal sesto congresso IMSA - è stato il riconoscimento di sintomi e marcatori biologici localizzati al di fuori del sistema nervoso centrale quali dei campanelli d’allarme che si presentano anni prima dello sviluppo degli invalidanti disturbi neurologici della malattia di Parkinson. Potrebbero emergere terapie capaci, in una fase precoce di malattia, di imbrigliare il sistema immunitario.
I neurologi di Terni sono tra l’altro già alla seconda esperienza con le terapie sperimentali a base di anticorpi in un’altra malattia molto più rara e invalidante del Parkinson, la paralisi sopranucleare progressiva.
(Sintesi redatta da: Lupini Lucio)