Dall'indagine “Trend di fragilità e long-term care in Italia” realizzata da Italia Longeva in collaborazione con la Simg (Società italiana di medicina generale) e la direzione della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, emerge che l'Italia è tra i primi Paesi al mondo per longevità, ma la fragilità della popolazione cresce più velocemente dell'aspettativa di vita, mentre il sistema socio sanitario è chiamato a uno sforzo per adeguare l'offerta di cure domiciliari (Adi) e residenziali(Rsa) ai bisogni clinico-assistenziali delle fasce più vulnerabili.
Negli ultimi dieci anni, gli italiani over-50 in condizioni di fragilità sono passati dal 26 al 40% della popolazione, superando gli 11 milioni di persone. Il dato che preoccupa maggiormente riguarda l’espansione della prevalenza di fragilità severa che si è più che raddoppiata, arrivando a interessare oltre 1 milione di over-50, soprattutto ultrasettantenni, senza trascurare i 2,5 milioni di over-50 affetti da fragilità moderata. Come avvenuto durante la pandemia, gli anziani affetti da fragilità severa vanno maggiormente incontro a disabilità grave, ospedalizzazioni ricorrenti e presentano un rischio relativo di morte 35 volte superiore rispetto a quello della popolazione senza fragilità.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)