La Grande Coalizione raggiunge un accordo sulle pensioni. Dopo mesi di trattative e rinvii, i vertici della maggioranza del governo di Berlino hanno approvato l’introduzione della 'Grundrente' a partire dal primo gennaio 2021. Si tratta di una pensione di base minima che si aggiungerà a quella ordinaria e sarà superiore ai 900 euro, considerata la soglia della povertà nel Paese. Per averne diritto una persona dovrà aver versato contributi per 35 anni e il suo stipendio deve essere stato tra il 30% e l’80% del reddito medio tedesco. In Germania il reddito lordo medio mensile nel 2018 si aggirava tra i 3.300 euro e i 2.600 euro. La riforma ha introdotto anche un’esenzione fiscale fino a 1.250 euro al mese per i single e fino a 1.950 al mese per le coppie. La platea dei beneficiari sarà di circa 1,5 milioni di persone, di cui i 4/5 saranno donne, e la pensione di base costerà allo Stato federale circa 1,5 miliardi di euro all’anno. Secondo studi dei principali istituti economici tedeschi, in Germania almeno 3 milioni di pensionati vivono sotto la soglia della povertà, l’80% di loro sono donne. Tra i pensionati poveri molti sono italiani e italiane.
(Sintesi redatta da: Linda Russo)