Secondo i dati diffusi lunedì 21 settembre dal governo giapponese, nel Paese aumentano a livelli record le persone anziane in rapporto alla popolazione, sfiorando i 36,2 milioni, complice anche il basso livello di natalità.
Le persone con più di 65 anni costituiscono il 28,7% degli abitanti dell’arcipelago - anche in questo caso si tratta un record, rispetto al 23,3% dell’Italia e il 22,8% del Portogallo.
La maggioranza è costituita da donne con 20,4 milioni, mentre gli uomini raggiungono quota 15,8 milioni.
E le previsioni non sono ottimistiche: l’Istituto nazionale di ricerca stima che da qui al 2004 la proporzione degli over 65 equivarrà al 35,3% della popolazione totale.
Una dinamica che da tempo obbliga le autorità governative nipponiche ad armonizzare le esigenze della comunità con la trasformazione demografica in atto, destinata col tempo ad alterare il panorama socio-economico.
A questo riguardo gli anziani con un lavoro sono aumentati per il sedicesimo anno consecutivo: attualmente in Giappone un ultra sessantacinquenne su quattro ha un’occupazione, una categoria che nell’insieme costituisce il 13,3% dell’intera forza lavoro del Paese.
I maggiori settori di impiego sono il commercio all’ingrosso e l’industria al dettaglio con 1,26 milioni di impiegati, seguita dall’agricoltura con 1,08 milioni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)