Il 4 novembre scorso il Consiglio Nazionale del Notariato ha presentato, in occasione del 56° Congresso, una tavola rotonda dal titolo ‘La persona fragile e il ruolo dei caregiver: nuovi strumenti per le famiglie vulnerabili’, per illustrare alcune proposte che puntano a dare il dovuto riconoscimento giuridico alla figura del caregiver. Le proposte del Notariato sono tre:. La prima, la modifica della normativa sul ‘dopo di noi’ per prevedere che un genitore possa disporre per testamento o compiere una donazione a favore di un figlio affetto da disabilità, senza che questo lascito o questa donazione possano essere impugnati da altri figli.
La riforma consentirebbe, nell’ambito dei rapporti familiari, di dare maggiore rilevanza alle esigenze di cura della persona rispetto alle esigenze di ‘equilibrio’ nel trattamento successorio dei legittimari. La seconda la modifica al Codice Civile, in modo che i familiari di una persona con disabilità grave possano disporre per testamento in suo favore, prevedendo che alla sua morte i suoi beni siano destinati alle persone o agli enti che se ne sono presi cura.
La riforma metterebbe al centro l’esigenza del soggetto disabile di avere un patrimonio proprio senza lasciare che, alla sua morte, quello stesso patrimonio si devolva a persone che potrebbero non avere avuto alcun rapporto di cura con lui. E, al contrario, ‘premiando’ coloro che questo rapporto avranno avuto. Infine, terza, il riconoscimento giuridico della figura del caregiver. La qualifica di caregiver dovrebbe sempre essere riconosciuta da parte di un magistrato, ma una volta attribuita consentirebbe di trattare normativamente il caregiver in base a regole analoghe a quelle oggi previste per un amministratore di sostegno o ai genitori dei figli minorenni o ai tutori delle persone interdette.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)