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in Italia gli anziani sono più esposti perché più integrati in famiglia

www.agi.it, 15-03-2020

Se in Italia ci sono più decessi per coronavirus che in Germania e nel Nord Europa potrebbe essere colpa del diverso ruolo degli anziani nella nostra società rispetto a questi altri paesi.

Ne sono convinti due ricercatori, Moritz Kuhn e Christian Bayer economisti dell’Università di Bonn che in questi giorni, come tanti altri ricercatori in tutta Europa (vedi per esempio il gruppo Facebook Physicists Against Sars-Cov-2) stanno usando i social network per provare ad arricchire il dibattito pubblico con considerazioni di carattere scientifico in merito ai temi legati all’epidemia di coronavirus.

Spiegano i due ricercatori: “Abbiamo cominciato di discutere per capire cosa poteva essere il fattore che avrebbe potuto spiegare questo. Siamo tutti e due economisti. Facciamo più che altro ricerca quantitativa ed empirica. Sappiamo che la Lombardia è una delle regioni più ricche di tutta l’Europa. Con un sistema sanitario forte come nei paesi del Nord. E anche il modo in cui è arrivato il virus è simile. Tramite contatti di lavoro con la Cina".

"A un certo punto - ha aggiunto Bayer - abbiamo visto numeri che Andreas Backhaus, un altro economista del Federal Institute for Population Research, ha compilato sulla differenza di etá delle persone che hanno preso il virus. In Italia due persone su tre a cui è stato diagnosticata l’infezione da Covid-19 avevano più di 60 anni. In Germania lo erano una su 10. L’idea che ci veniva é che in Italia gli anziani sono maggiormente integrati nella vita dei più giovani e le dinamiche di scambio sono molto più presenti. La percentuale delle persone di etá media che vivono con un genitore nella stessa casa, per esempio, è molto piú bassa in Germania. Ancora di piú se guardi alla Scandinavia. Un altro esempio sono i bambini che tornano da soli a casa dopo scuola e non c’è bisogno della nonna o del nonno che li vanno a prendere. Se gli anziani sono meno integrati tramite famiglie allargate è meno probabile che prendono il virus importato tramite contatti di lavoro”.

I rapporti diradati coi genitori anziani permettono al virus di svilupparsi e di evitare il contagio. “La cosa che abbiamo fatto con queste idee è di elaborare dati per tutto il mondo sulla percentuale di persone di età media (fra 30 e 49 anni) chi vivono con un genitore in casa. L’idea è che questo può essere un'approssimazione del numero e dell’intensità di interazione fra generazioni. Siamo rimasti stupiti del fatto che si trova una correlazione sostanziale tra questo numero e la fatalità dei diversi focolai. Non è un problema solo italiano. Anche la Spagna ha un modello familiare che è simile, e anche lì muoiono molte persone che hanno preso il virus".

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
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Data dell'articolo2020-03-15
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Fontewww.agi.it
Approfondimenti Onlinewww.agi.it/scienza/news/2020-03-15/coronavirus-anziani-tasso-mortalit-7538000/
Subtitolo in stampawww.agi.it, 15-03-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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