Una statistica che, per l'Istituto Cattaneo, spiega come mai la politica si occupi poco dei giovani, privilegiando la popolazione più in là con l'età. Per la prima volta dal 1861, infatti, gli italiani con più di sessant'anni hanno superato quelli sotto i trent'anni. Il distacco percentuale è minimo, 28,7% dei primi contro il 28,4% dei secondi, ma è comunque significativo. «Ecco perché la politica (e la Legge di bilancio) si occupano più dei primi che dei secondi», scrive su Twitter l’Istituto Cattaneo. Il Paese invecchia, con un tasso di fecondità che nel 2016 aveva raggiunto quota 1,34, e il problema, demografico è destinato a riverberarsi anche sulla previdenza sociale. «Gli anziani, quelli con più di 75 anni, dal 1951 a oggi sono quintuplicati. Il dato è eclatante. E dal ’91 il calo numerico della fascia 15-29 anni fa impressione», dichiara Maurizio Morini, direttore dell’Istituto Cattaneo, a Repubblica -. Gli anziani stanno migliorando la loro vita, ma se si assottiglia la fascia dei giovani si toglie la terra da sotto i piedi anche agli over».
(Fonte: tratto dall'articolo)