In attesa del decreto attuativo sulla domiciliarità, partono due sperimentazioni: nel Lazio e in Lombardia, e a seguire in Umbria, Toscana e Calabria per realizzare un’assistenza “community based”, diffusa cioè sul territorio, che coinvolga aziende sanitarie, terzo settore, Comuni e altri enti locali, per un invecchiamento attivo contro la solitudine.
Nel Lazio, il nuovo sistema di assistenza verrà testato in due aree urbane, a Tor Vergata e Tor Bella Monaca, e negli 8 comuni nel territorio dei monti Simbruini, con 1.800 anziani che vivono soli e 400 giovani inattivi, a cui verrà offerto un lavoro da operatore sociosanitario.
Vecchie sedi di stazioni e un monastero potrebbero essere trasformati in centri diurni polivalenti, verrà favorita la telemedicina e l’accessibilità degli uffici postali, potenziata la mobilità grazie alla partecipazione delle Ferrovie dello Stato, e le parrocchie metteranno a disposizione i loro orti per gli anziani.
Con i soldi risparmiati per un uso più appropriato del Pronto Soccorso e dei ricoveri fra 10 anni si spera che la sperimentazione possa entrare a regime in tutta Italia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)