La rivista Nature Communications ha pubblicato una ricerca sulla scoperta di una nuova molecola anti-invecchiamento. Si trova nelle foglie di una pianta comune giapponese, l'angelica keiskei, della famiglia delle carote già usata dalla medicina tradizionale asiatica per gli effetti benefici sulla salute.Le molecole antiossdanti presenti nelle foglie, in laboratorio, hanno allungato la vita di lievito, vermi, moscerini e cellule umane grazie a un flavonoide che riduce il declino cellulare associato all'età. Questo perchè la molecola attiva il meccanismo di riciclaggio cellulare, chiamato autofagia, che rimuove e degrada i componenti cellulari danneggiati, generando materia prima per costruire nuove molecole. Quando questo meccanismo non funziona si hanno infezioni, infiammazioni e tumori, ma anche disturbi legati all'invecchiamento, a causa dell'accumulo di molecole tossiche nella cellula. Sono però necessarie ulteriori ricerche per determinare se questa è una strategia promettente per prevenire il declino correlato all'età negli esseri umani.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)