Il bidet, era fino a qualche tempo fa un oggetto alieno nella concezione di igiene a stelle e strisce. Si trovava di rado nelle case degli italiani che vivevano in America e nelle toilette delle townhouse o dei grattacieli di Manhattan. Pochi americani, di solito a ritorno dalle vacanze in Italia, lo installavano nelle loro case più per l'originalità dell'oggetto che per la consapevolezza della sua utilità anche ecologica.
Adesso, sembra diventato di moda negli Usa: dal 2010, le vendite sono aumentate almeno del 10% ogni anno, e nel 2016 se ne sono venduti il 30% più dell’anno precedente.
Una nota azienda di commercializzazione di sanitari spiega che la clientela è costituita principalmente da uomini e donne tra i 55 e i 70 anni, ma nell’ultimo periodo i bidet stanno diventando trendy anche tra i più giovani. I Millennials, in particolare, ne hanno scoperto la grande utilità, sia da un punto di vista igienico che ambientale. Quanto ai vantaggi per la salute, i medici, per esempio, attribuiscono alla scarsa igiene intima l’insorgere di malattie come la prostatite batterica o le infezioni urinarie. Un articolo su Foxnews, illustra l'ulteriore utilità del bidet come fonte di risparmio. Un americano consuma mediamente almeno 40 rotoli di carta igienica all’anno (consumo che arriva a 150 rotoli per famiglia), e potrebbe ridurlo almeno del 75%. Per non parlare dei vantaggi ambientali.
In Italia, l'installazione del bidet è obbligatoria dal 1975 e siamo anche il Paese che lo utilizza più spesso (97%), ma è comune anche in Grecia, Spagna, Portogallo e Germania. E' quasi sempre presente anche in Brasile, Paraguay, Cile, Argentina e Uruguay. Abbastanza comune anche in Medio Oriente.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)