Si allarga l'inchiesta romana sulle case di riposo e i centri di riabilitazione con le ultime due morti, una di un dipendente della casa di riposo Giovanni XXIII e l'altra di un'ospite della Clinica Latina, Giovanna Palombi, 88 anni, il cui figlio chiede giustizia.
Sono saliti a tre i decessi alla Giovanni XXIII che venne svuotata e commissariata dalla Asl Roma 2 a fine marzo. La morte del dipendente infatti aggiunge un altro elemento, cioè se siano state rispettate tutte le norme di tutela sul lavoro. Nelle inchieste in atto ci sono problematiche legate al fatto che alcuni anziani deceduti sono stati cremati, e quindi non si può accertare la causa della morte. Giovanna Paolombi, dopo un ricovero all'ospedale San Filippo Neri per una crisi ipertensiva, è stata trasferita alla Clinica di Latina per la riabilitazione.
Il figlio Mauro denuncia che la madre, nelle ultime telefonate, lo pregava di portarla via e che non mangiava. Ha allertato il 112 per verificare le condizioni dei degenti e da una prima verifica degli ispettori della Asl erano risultate «inadempienze della struttura nel rispetto dell'ordinanza regionale».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)