"INCL Invecchiare bene” è un progetto per la terza età attuato tra giugno 2021 e settembre 2022 sul territorio di confine tra Italia e Francia che comprende, in Italia, la Comunità Montana Valli del Monviso insieme alle tre Unioni Montane di Valle Grana, Valle Maira e Valle Stura, e in Francia le Comunità dei Comuni del Guillestrois-Queyras, Serre-Ponçon e Ubaye-Serre-Ponçon.
Il progetto fa parte del Piano Integrato Territoriale PITER Terres Monviso ed è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Programma Interreg Alcotra 2014-2020. È stato realizzato da un partenariato guidato dal Consorzio Monviso Solidale in collaborazione con l’ASL CN 1 e il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese. Il progetto era rivolto a persone anziane, residenti in un territorio montano la cui permanenza al domicilio e conseguentemente la possibilità di invecchiare bene è particolarmente a rischio a causa di problemi di salute (patologie croniche) e condizioni di isolamento e solitudine.
Se i processi di deterioramento fisico e cognitivo unitamente al sentimento di solitudine sono infatti tipici dell’invecchiamento, la situazione nel territorio del progetto è aggravata dal particolare contesto in cui questi anziani abitano: paesi poco popolosi, lontano da grandi centri e ad essi mal o per nulla collegati, con la conseguente difficoltà ad accedere ai servizi (sanitari e commerciali in primis).
In questo quadro, INCL intendeva favorire la permanenza e il mantenimento dell’autonomia degli anziani fragili, con tre obiettivi principali: 1) implementare una modalità innovativa di presa in carico delle persone anziane con fragilità non conclamata e un quadro clinico non grave; 2) sperimentare tale presa in carico anche per alcuni anziani con un quadro clinico più grave già seguiti dai servizi sociali o sanitari; 3) coinvolgere la comunità nell’individuazione dei bisogni e nella predisposizione delle possibili risposte.
Il punto cardine nell’implementazione del progetto è stata la creazione delle équipe GIPIC (Gruppi Integrati di Presa In Carico), composte da diverse figure professionali quali assistenti sociali, infermieri, operatori socio-sanitari ed educatori professionali che hanno collaborato in maniera sinergica. I GIPIC si sono occupati di realizzare una presa in carico integrata articolata in due fasi. Nel corso della prima sono stati valutati i bisogni dell’anziano ed è stato definito il progetto individuale.
Durante la seconda sono invece stati implementati i servizi. Le attività realizzate con INCL si possono dunque dividere in due principali categorie: quelle socio-sanitarie e quelle educative, che non si sono rivolte solo agli anziani in carico, ma alla collettività per contrastare la condizione di solitudine in cui molti anziani versano, e per attivare una potenziale rete territoriale che si prende cura dei più fragili, in un’ottica di community building.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)