Dal 2019 le persone che hanno aderito a Quota 100 con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi sono 242.361 (dati ottobre), mentre il governo ne aveva previsti almeno 300mila l’anno per tutti i tre anni della sperimentazione, che si chiude nel 2021. A queste si possono aggiungere le 55mila pensioni anticipate richieste negli ultimi quattro mesi con i requisiti di 42 anni e 10 mesi di contribuzione (41 + 10 per le donne).
Questa modalità di uscita agevolata, che resterà in vigore fino al 2026, è stato utilizzato da 241.820 persone, quindi dovrebbe risultare il più usato tra quelli proposti dal governo “Conte 1”. Dalla seconda metà del 2021, con, si spera, minori problemi legati alla pandemia, “Quota 100” potrebbe tornare ad essere utilizzata di più a causa delle posizioni in esubero che potrebbero contare un milione di addetti alle dipendenze con contratti standard o a tempo determinato. Per questo il Governo ha aperto un tavolo sulla riforma delle pensioni, per trovare nuove vie.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)