All'ospedale Santa Maria di Terni, il 9 agosto scorso, è stato impiantato il primo sfintere urinario artificiale in un uomo affetto da grave incontinenza urinaria, dopo l’asportazione della prostata a causa di un tumore. L'operazione di impianto, un tipo di chirurgia altamente specialistica, è stata eseguita dalla professoressa Elisabetta Costantini, direttrice della Clinica di Urologia ad indirizzo Andrologico ed Uroginecologico, coadiuvata dal dottor Alessandro Zucchi. Lo sfintere urinario artificiale è un dispositivo costituito da uno speciale anello di silicone (che si apre e si chiude tramite un sistema idraulico attivato all'occorrenza dallo stesso paziente) che viene posizionato all’interno del corpo umano e non è visibile all’esterno; in tal modo il paziente risulta completamente continente e disattiverà il dispositivo solo ed esclusivamente al momento opportuno ovvero solo quando avrà lo stimolo di urinare. “L’incontinenza urinaria maschile e femminile è un problema sociale rilevante spesso sottostimato - sottolinea la professoressa Elisabetta Costantini – perché il paziente pensa che non ci sia una soluzione, invece può essere curata con successo in una buona percentuale di casi, l’importante è rivolgersi sempre a centri dedicati”. Nell’Azienda ospedaliera di Terni, è in fase di definizione, un grande progetto di studio e un nuovo protocollo di trattamento dell’incontinenza urinaria rivolto alla popolazione ternana over 60 che inizierà entro il 2018.
(Fonte: tratto dall'articolo)