L’Indagine 2018 di Italia Longeva sull’Assistenza Domiciliare in Italia (ADI): chi la fa, come si fa e buone pratiche, presentata il 12 luglio u.s. al Ministero della Salute nel corso di Long-Term Care Three – gli Stati Generali dell’Assistenza a lungo termine, completa la panoramica sullo stato dell’arte dell’ADI nelle diverse regioni avviata nel 2017. Il trend dell’offerta di cure domiciliari agli anziani si conferma in crescita (+0,2% rispetto al 2016), ma resta ancora un privilegio per pochi: ne gode solo 3,2% degli over65 residenti in Italia, con una forte variabilità a seconda delle aree del Paese, se non all’interno della stessa Regione, per quanto riguarda l’accesso al servizio, le prestazioni erogate rispetto quelle inserite nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), le ore dedicate a ciascun assistito, la natura pubblica o privata degli operatori e il costo pro capite dei servizi. Inoltre si riscontra disomogeneità nel numero delle ore e degli accessi garantiti per ogni assistito. siamo il fanalino di coda in Europa per quanto riguarda la Long-Term Care, alla quale destiniamo poco più del 10% della spesa sanitaria – a fronte di percentuali che superano il 25% nei Paesi del Nord Europa – pari a circa 15 miliardi di euro. Di questi, solo 2,3 miliardi (l’1,3% della spesa sanitaria totale) sono destinati all’erogazione di cure domiciliari, con un contributo a carico delle famiglie di circa 76 milioni di euro.
(Fonte: tratto dall'articolo)