Cosa accomuna Kobe, la sesta città del Giappone, e Ponte San Nicolò? Entrambi sono stati scelti dall’Oms per il progetto “Inclusione su Base Comunitaria”, che ha come obiettivo quello di trovare modalità per “migliorare la qualità della vita delle persone anziane”. E saranno gli stessi anziani a cercare di capire come. A scegliere Ponte San Nicolò tra 8 mila Comuni italiani ci ha pensato l’Aifo, che gestisce il progetto in Italia per conto dell’Oms di Ginevra. Spiega la consigliera nazionale di Aifo Francesca Succu, «Ci siamo orientati su Ponte San Nicolò perché già alla fine dello scorso anno avevamo collaborato per un corso sull’amministrazione di sostegno. A Ponte San Nicolò non solo abbiamo trovato il massimo appoggio da parte del sindaco, ma anche una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà sociali che lavorano attivamente per il benessere degli anziani». Nel progetto sono coinvolti anche l’Usl 16, il Centro servizio per il volontariato e le associazioni “Pino Verde”, “Ponte sul Domani” e “Amministrazione di Sostegno”. In concreto, già nelle prossime settimane, il progetto andrà a creare a Ponte San Nicolò un “team” composto al massimo da 11 nonni che nei prossimi mesi indagherà tra difficoltà e necessità più urgenti degli anziani. A studiare i frutti di questo lavoro sarà un gruppo scientifico formato da ricercatori, psicologi, rappresentanti delle Onlus e Comune.
(Fonte: tratto dall'articolo)