Il Rapporto Eurispes 2017 dimostra che l’informazione medica su internet non ha ancora sostituito del tutto il rapporto medico-paziente. Il 52,3% degli intervistati, non si è rivolto alla rete per curare i propri disturbi, il 41,6% lo ha fatto e poi ha consultato un medico, solo il 6,1% ha usato come unico mezzo internet. Per ciò che concerne le età, sono i giovanisssimi e i giovani (18-24 e 35-44 anni) a rivolgersi di più al web. Gli over 65 si rivolgono a questa fonte di informazione "saltuariamente"; in circa il 68% dei casi e la classe di età 45- 64 in una percentuale di poco inferiore ( 63,9%). Tra coloro che cercano informazioni sul web, il 91,5% lo fa per cercare la causa dei propri sintomi, il 79,9% lo fa per informarsi su quali sono gli stili di vita corretti, il 50,7% per sapere quali esami fare e il 47,4% per sapere quali farmaci assumere per il proprio disturbo. Più elevato è il titolo di studio, più cresce l’abitudine di cercare informazioni mediche sul web. Ricerca buone pratiche per la salute l' 87,5% dei laureati, l’80,2% dei diplomati, il 64,6% di chi ha la licenza media e il 41,7% di quanti non hanno un titolo di studio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)