L’Inps da qualche settimana, sta inviando a tanti pensionati una nota con la richiesta di restituzione di un importo pagato e non dovuto pari a circa 154 euro e riferito agli anni 2013 e 2014. Si tratta di un importo aggiuntivo corrisposto ai titolari di una pensione inferiore o pari al trattamento minimo Inps (legge n. 388/2000). La somma viene corrisposta provvisoriamente in attesa della verifica del reddito, che viene fatta dopo qualche anno (ora sta accadendo per il 2013 e il 2014). Per l’Istituto nazionale di previdenza sociale non si tratta che di un normale ricalcolo a conguaglio e non di un errore. Tuttavia, alcuni sindacati dei pensionati del lavoro autonomo, sottolineano che la Corte di Cassazione, con sentenza numero 482/2017, ha stabilito l’illegittimità di questa richiesta di rimborso. L’INPS, ha chiarito la Corte di Cassazione, può rettificare le pensioni per via di errori di qualsiasi natura, commessi in sede di attribuzione o di erogazione, a meno che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato, ma mai per le somme già versate.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)