Avviata dall’Inps la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2024 e 2025 di beneficiari di pensioni che riscuotono gli assegni in Europa, Africa e Oceania, con l’esclusione dei Paesi scandinavi e di quelli dell’est Europa già interessati dalla prima fase, relativa al solo 2024, che si è svolta tra marzo e luglio di quest’anno e che ha riguardato anche i pensionati con residenza in America, Asia e Estremo Oriente.
L’Istituto in una nota fa sapere che dal 20 settembre 2024 Citibank N.A. curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita ai pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania - ad esclusione dei Paesi scandinavi e dei Paesi dell’est Europa - da restituire alla banca entro il 10 gennaio 2025.
L’Inps sottolinea che, qualora l’attestazione non sia prodotta, «il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, in caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025».
Per ridurre il rischio di pagamenti di prestazioni dopo la morte del beneficiario, alcuni pensionati potranno essere interessati dalla verifica generalizzata dell’esistenza in vita, indipendentemente dalla propria area geografica di residenza o domicilio.
Sono esclusi dall’accertamento alcuni gruppi di pensionati quali quelli che risiedono in Paesi in cui operano istituzioni con le quali l’Inps ha stipulato accordi di collaborazione per lo scambio telematico di informazioni sul decesso dei pensionati comuni.
L’Istituto ricorda che è attivo il servizio di supporto della Banca per pensionati, funzionari delle rappresentanze diplomatiche, patronati, delegati e procuratori che necessitino di assistenza per la procedura di attestazione dell’esistenza in vita.
(Fonte: tratto dall'articolo)