Il tema è delicatissimo, se sia giusto togliere i respiratori agli anziani per darli ai giovani, ed è tornato alla ribalta dopo che un paziente di Covid ha raccontato che, per salvarlo, gli hanno dato una bombola a cui era attaccato un ottantenne.
Il fatto è accaduto a Brescia, lui è un ex deputato di Scelta Civica e poi di Demos, che ricorda quando gli hanno attaccato il respiratore staccandolo all'anziano che gli era accanto. Lui ci pensa spesso e piange e prega per lui.
Ha anche cercato di contattare i famigliari.
Il problema non è degli operatori sanitari, ma dell'inadeguatezza del sistema. Ma comunque a un certo punto si è dovuto fare una scelta. Questo fatto ricorda un film giapponese di diversi anni fa, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, intitolato La ballata di Narayama. Il racconto verte su un’usanza del villaggio Shinshu, dove si obbligavano i vecchi, quando arrivavano a 70 anni, a recarsi sul monte Narayama e lì aspettare la morte, così da non gravare sulla famiglia. Ambientato nel 1860, vede la protagonista sessantanovenne scegliere di morire per lasciare il posto ad un nipote. Tutti quelli morti prima di lei sulla montagna avevano settant’anni. Se oggi ti tolgono l’ossigeno a ottanta, in effetti un progresso c’è.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)