L’insonnia è un disturbo diffusissimo che può portare a spiacevoli disturbi nel vivere quotidiano: irritabilità, problemi di memoria e scarsa concentrazione. In Italia soffrono di insonnia cronica circa 10 milioni di persone con ripercussioni notevoli sul proprio benessere psicofisico e sulla qualità della vita. Tuttavia, alcune persone hanno maggiori probabilità di soffrire di insonnia rispetto ad altre. Gli anziani di età superiore ai 60 anni hanno un alto rischio di svilupparla.
In breve si evidenziano i sintomi dell'insonnia: svegliarsi spesso nel corso della notte; difficoltà ad addormentarsi; stanchezza al risveglio. Le conseguenze dell'insonnia possono essere: difficoltà a gestire situazioni di stress a livello familiare e lavorativo. Gli insonni cronici lamentano principalmente una minore efficienza fisica, sentimenti negativi, tristezza, ansia, nervosismo e irritabilità, difficoltà a risolvere problemi e disturbi della memoria. Ricerche effettuate su questi soggetti hanno evidenziato una deprivazione cronica di sonno che ha come conseguenze una minor produttività e un maggior numero di incidenti. Una volta accertata, il primo tentativo (evitando l'assunzione di farmaci) è di suggerire agli "insonni" poche e semplici regole: andare a letto solo quando si ha sonno; non mangiare e non guardare la televisione a letto; evitare il riposino pomeridiano. E' consigliato inoltre bere tisane di valeriana, biancospino e camomilla perché hanno un effetto ansiolitico, ipnotico e sedativo; informare inoltre nel modo giusto, correggendo le opinioni sbagliate sul sonno.
(Fonte: tratto dall'articolo)