Le persone con bassi livelli di vitamina D, invecchiando, rischiano di sviluppare alcuni problemi di salute. Alcune ricerche confutano la tesi per cui l'assunzione di integratori prevenga tali problemi. Un recente studio su oltre 25.000 persone di almeno 50 anni, ha rilevato che l'assunzione di 2.000 UI di vitamina D al giorno per cinque anni non ha ridotto l'incidenza di cancro o malattie cardiovascolari. Un altro studio su 379 adulti over 70, ha provato che dosi mensili di vitamina D (in media pari a 400, 800 e 1.600 UI al giorno) non sono riuscite a costruire la massa ossea né a prevenire gli effetti delle cadute sull’integrità delle ossa. Un'analisi di 81 studi pubblicata nel 2018 sulla rivista Lancet Diabetes & Endocrinology è arrivata a una conclusione simile. La maggior parte delle persone può soddisfare le proprie esigenze di vitamina D senza un supplemento. Assumere più vitamina D del dovuto può essere dannoso perché una quantità eccessiva di nutrienti potrebbe aumentare il rischio di calcoli renali.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)