L’Italia, insieme a Germania e Giappone, è il paese più vecchio del mondo, gli over 80 sono 5 milioni, i centenari sono 20mila. “La demografia è una scienza esatta e questi numeri sono impressionanti, purtroppo l’invecchiamento della popolazione nel nostro Paese è da troppi anni che non interessa a nessuno. La legge è fondamentale per diffondere la cultura che la longevità non è una condanna, ma una opportunità”. Lo ha detto Roberto Bernabei di Italia Longeva, al convegno organizzato a Montecitorio dalle associazioni Auser, Anteas e Ada. “Tanti vecchi attivi potrebbero essere per l’Italia un importante pezzo di pil”, ha aggiunto. La legge riconosce il ruolo attivo degli anziani e il loro peso nella società, prevede il loro impegno in attività socialmente utili nei comuni e nei territori in cui vivono, a fronte di un riconoscimento simbolico con un “buono” da utilizzare in servizi o attività culturali.
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