Fare dell’invecchiamento della popolazione una risorsa, e non più solo un problema, puntando al protagonismo delle persone della terza e quarta età nelle politiche sociali e alla loro partecipazione attiva a progetti di inclusione, animazione e promozione culturale, economica e sociale. Questo l'obiettivo dell'incontro tra l'assessore regionale del Veneto al sociale e rappresentanti di sindacati, Anci, e Ulss. La nuova legge regionale sull'invecchiamento attivo, attualmente al vaglio del Consiglio regionale, darà il via a programmi e iniziative di durata triennale. Nel primo anno è previsto uno stanziamento di 800 mila euro che finanzieranno occasioni formative, progetti di comunità e rimborsi spese (convertibili in servizi) agli anziani che si impegneranno in attività di utilità sociale come nonni vigile, vigilantes nei musei e nelle biblioteche, orti sociali, guide ambientali e culturali, accompagnatori di disabili o persone in difficoltà, animatori di reti di ‘buon vicinato’ ed esperienze di turismo sociale. Così l’impegno sociale e comunitario potrà diventare anche una forma di integrazione al reddito, oltre che un’occasione di apprendimento permanente e di stimolo culturale.
(Fonte: tratto dall'articolo)