È stata presentata pubblicamente, al Festival del volontariato di Lucca, la proposta di legge n. 3538 “Misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale e le iniziative di formazione permanente”, sollecitata dalle associazioni che si occupano di anziani: Ada, Anteas e Auser.
“Questa legge sull’invecchiamento attivo, la prima a livello nazionale, rappresenta per noi un salto quasi epocale perché considera gli anziani non solo un problema ma un’opportunità in una società frenetica come la nostra”, afferma Enzo Costa, presidente nazionale dell’Auser. “La peculiarità della proposta di legge è la valorizzazione dell’invecchiamento attraverso delle buone azioni”, dice Sofia Rosso, presidente di Anteas, che auspica “un riconoscimento, soprattutto da parte degli enti locali, della potenzialità dell’invecchiamento attivo delle persone”.
Secondo Adriano Musi, presidente nazionale dell’Ada “oggi l’invecchiamento è vissuto come un recinto di solitudine, bisogna invece gestirlo come una longevità attiva per ridare respiro a un’età che oggi si vede solo come un peso o addirittura come un costo passivo all’interno del Paese. Occorre ripensare un welfare sociale che metta al centro la possibilità di scambiare l’entusiasmo giovanile con l’esperienza, capacità e forza lavoro con tradizioni e mestieri artigianali che stanno sparendo”.
“Saper coinvolgere le persone in tutte le fasi della vita, anche in quella più anziana, vuol dire un guadagno per il paese in termini di volontariato, di benessere della persona, di cura del bene comune”, conclude il primo firmatario della legge, il deputato Edoardo Patriarca.
(Fonte: tratto dall'articolo)