Uno studio, pubblicato sul Journal of Nutrition da un gruppo di ricercatori guidato da Francine Grodstein, docente di medicina all’Harvard Medical School di Boston, ha analizzato la funzionalità fisica di quasi 55 mila donne ogni 4 anni, dal 1992 al 2008 confrontandola con le loro abitudini a tavola. I ricercatori hanno dimostrato che l’alimentazione è fondamentale per mantenersi fisicamente in salute anche durante l’invecchiamento e che attraverso scelte alimentari opportune è possibile ridurre il rischio di fragilità, quello stato biologico che dipende dall’età ed è caratterizzato dalla riduzione della resistenza allo stress e da malattie e disabilità. Per compiere l'analisi gli autori dello studio si sono basati su un indicatore della qualità dell’alimentazione, l’Alternative Healthy Eating Index-2010 (AHEI-2010), mediante il quale hanno suddiviso le partecipanti in gruppi: nelle donne con punteggi di AHEI-2010 più elevati l’incidenza di difficoltà fisiche era minore e risultatava associata ad un maggior consumo di verdura e di frutta (in particolare arance, succo d’arancia, mele, pere, lattuga e noci), a un minor consumo di bevande zuccherate, grassi trans e sodio e a un consumo moderato di alcol.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)