Ridurre l'introito calorico giornaliero potrebbe aiutare a restare giovani. Mangiare di meno potrebbe, infatti, ritardare il processo d'invecchiamento cellulare, perché rallenterebbe l'attività dei ribosomi, gli organuli citoplasmatici della cellula responsabili della sintesi protesica. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Molecular & Cellular Proteomics dagli scienziati statunitensi della Brigham Young University di Provo e della Colorado State University di Fort Collins, coordinati da John C. Price, che afferma: “Il ribosoma è una macchina molto complessa, un po' come l'automobile, e periodicamente ha bisogno di manutenzione per sostituire le parti che si consumano più velocemente. Quando i pneumatici si consumano, non si butta via l'intera macchina e se ne compra una nuova. È più conveniente sostituire le gomme”. Nel corso dell'indagine, gli studiosi hanno osservato che se l'azione dei ribosomi viene ritardata, rallenta anche il processo d'invecchiamento. La minore velocità di queste particelle da una parte riduce la produzione di proteine, ma dall'altra offre ai ribosomi il tempo di riparare se stessi, garantendo un miglior funzionamento dell'organismo. Gli autori, inoltre, hanno rilevato che il rallentamento dei ribosomi è determinato dalla riduzione del consumo di calorie.
(Fonte: tratto dall'articolo)