L’invecchiamento fa paura a tutti, non tanto per una questione anagrafica, quanto perché l’avanzare degli anni porta inevitabilmente disturbi fisici e mentali.
Quindi, visto che è impossibile evitarlo, si può pensare a rallentarlo. L’idea di trovare una possibile cura per contrastare l’invecchiamento, è stata a lungo il Santo Graal della biologia anti-aging e se oggi alcune tecnologie emergenti stanno offrendo ottimi risultati per il futuro della scienza medica, a sorpresa, la chiave per rallentare l’invecchiamento potrebbe trovarsi in una tecnica semplice e antica.
Ed è proprio quella che avrebbe trovato un pool di ricercatori israeliani, guidato dal professor Shai Efrati dell’Università di Tel Aviv, il quale ha sintetizzato il risultato della sua ricerca con questa dichiarazione: «Stiamo andando indietro con il tempo».
il rallentamento avverrebbe grazie alla possibilità di invertire il processo di invecchiamento biologico dell’essere umano somministrando ai pazienti l’ossigenoterapia in una camera pressurizzata.
Nello studio pubblicato a novembre sulla rivista Aging, viene dimostrato come sessioni di ossigenazione iperbarica abbiano portato a due risultati senza precedenti negli esseri umani finora. In passato, le ricerche del team sui risultati della terapia iperbarica, avevano già dimostrato il miglioramento delle funzioni cerebrali danneggiate da età, ictus o lesioni cerebrali. I risultati dell’ultima ricerca, però, equivalgono, a livello delle cellule del sangue, a un “salto nel tempo” di ben 25 anni indietro. E anche se l’idea di trascorrere molte ore al giorno in una camera pressurizzata potrebbe immaginarsi come abbastanza fastidioso, chissà che ne valga la pena.
(Fonte: tratto dall'articolo)