I ricercatori dell’Università della California hanno seguito per 13 anni un gruppo di coniugi tra i 40 e 50 anni sposati da almeno 15 anni e di anziani di 60/70 anni sposati da almeno 35 anni per studiare i cambiamenti legati all’età nel comportamento emotivo. Periodicamente le coppie hanno partecipato a rilevazioni in cui sono state registrate le conversazioni. I ricercatori hanno analizzato le conversazioni utilizzando lo Specific Affect Coding System per rilevare comportamenti affettivi e le interazioni emotive. Sono stati codificati i comportamenti e le discussioni dei coniugi in base a espressioni facciali, linguaggio del corpo, contenuto verbale, tono della voce e classificando le emozioni in: rabbia, disprezzo disgusto, prepotenza, stare sulla difensiva, paura, tensione, tristezza, lamento, interesse, affetto, umorismo, entusiasmo e consenso. Dallo studio è emerso che all’aumentare degli anni vissuti assieme, indifferentemente dal genere e dall’età anagrafica, diminuivano i comportamenti negativi e aumentavano i comportamenti emotivi positivi. Col passare del tempo i coniugi hanno sperimentato un aumento della tenerezza e dell’umorismo nelle loro interazioni. Questi risultati supportano le recenti teorie che le emozioni positive aumentano con l’età, contrariamente alle teorie tradizionali secondo cui l’invecchiamento determina un appiattimento dell’umore facendo prevalere emozioni negative. In conclusione le coppie stabili da lungo tempo sono più affiatate e felici e sono più serene. Una relazione stabile diventa un vantaggio per gli anziani: invecchiando s’impara a concentrasi di più sugli aspetti positivi della vita e si è più felici.
(Fonte: tratto dall'articolo)