Un numero di anziani con più di 65 anni superiore a quello dei giovanissimi con meno di 15, una speranza di vita - 78 anni per gli uomini e 84 per le donne - superiore alla media europea e tra i valori più elevati del mondo: due dati, negativo il primo ma decisamente positivo il secondo, che inquadrano perfettamente la situazione italiana e i profondi mutamenti, non solo culturali, che ne derivano. La seconda edizione aggiornata del volume insiste proprio su questi aspetti, rimettendo in discussione l'approccio medico, il sistema assistenziale, la politica del lavoro, l'organizzazione sociale e l'immagine stessa della vecchiaia. Un "invecchiare vivendo" che non corrisponde all'idea statica di un tempo, né al giovanilismo a tutti i costi, ma può essere una risorsa per gli altri e coincidere con la riappropriazione di sé.
(Fonte: www.mulino.it)