Con il passare degli anni si modifica il modo in cui si misura il tempo e questo sarebbe il motivo per cui in vecchiaia si è spesso ritardatari. Da un test condotto su due gruppi composti uno da giovani e uno da persone adulte dai 50, agli 80 anni, i ricercatori hanno impegnato i partecipanti in due attività che prevedevano di calcolare quanto tempo sarebbe servito per portare a termine uno dei due esercizi, dopo averlo interrotto. E' risultato così che giovani e anziani non adottano le stesse strategie nel calcolare il tempo. Agli anziani, sembra sempre che corra molto velocemente.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)