Il consorzio JenAge, una rete di diversi centri di ricerca finanziati dal governo tedesco, ha intrapreso il più grande studio genomico dell’invecchiamento sinora pubblicato, utilizzando una tecnica di sequenziamento di nuova generazione che permette di quantificare il livello di attività di tutti i geni del genoma.
Lo studio, portato avanti nello specifico dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha identificato un gruppo di geni, originariamente associati a processi infiammatori, la cui attività cambia nello stesso modo, in tutti i tessuti e in tutte le specie.
Molti geni che si attivano in maniera conservata durante l’invecchiamento sono “funzionanti” anche nel corso delle tipiche malattie degenerative associate all’invecchiamento (cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative), e questi stessi geni coincidono parzialmente anche con geni che, se attivati, proteggono dai tumori.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)