L’ingresso nella cosiddetta “terza età”, rappresenta un momento molto delicato: uscita dal mondo del lavoro, giornate improvvisamente vuote, i primi lievi segnali di decadimento fisico e cognitivo. A tutto ciò si aggiungono i pregiudizi e le opinioni diffuse verso questo stadio d’età collegato a percezioni negative come cambiamenti fisici, malanni e solitudine. Bisogna invece considerare questo momento come una nuova occasione di crescita personale, che permette di dedicare il proprio tempo alle cose che più gratificano. Frequentare circoli ricreativi o centri diurni, viaggiare, prendersi cura dei nipoti, allenare la mente, sono tutte cose che hanno grandi potenzialità terapeutiche, soprattutto a livello psicologico.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)