Tra marciapiedi sconnessi, passerelle per disabili cominciate e mai finite, vegetazione fuori controllo, uscire di casa per il signor CarloTonelli 78 anni invalido dal 1953, è diventata un'impresa impossibile. «Fu un incidente con la macchina per mietere il grano a portarmi via il braccio - racconta il signor Tonelli- era un giorno di sciopero per le condizioni del lavoro e mandarono la celere che a manganellate mi fece risalire sulla macchina, non andarono per il sottile. Un'asse di legno marcia e rotta - lavoravamo con macchinari vecchi e obsoleti - si ruppe sotto di me, caddi in avanti e il braccio fu risucchiato dagli ingranaggi, ed è già tanto che sia rimasto vivo». Negli anni tanti altri problemi di salute hanno debilitato sempre più le condizioni del signor Tonelli fino a portarlo sulla carrozzina. «Abito in via Telesio e non riesco più a uscire di casa perché tanti lavori che l'assessore aveva promesso di fare non sono stati né ultimati, né cominciati - spiega il signor Tonelli- e mi preme sottolineare che in questa strada abita anche un mio amico che è nelle mie stesse condizioni e che vive da solo. Siamo imprigionati tra quattro mura». «Vorrei che si comprendesse profondamente quanto una barriera architettonica possa incidere sulla qualità della vita di una persona invalida, un piccolo ostacolo per persone come me è come una montagna».
(Sintesi redatta da: Silvana Agostini)