"'Mi porterebbe a casa, adesso?' chiede mia madre. Mi da del lei, non ha idea di chi io sia. È opinione comune che la demenza sottragga alle persone la memoria, ma fa ben più di questo. La demenza spazza via intere esistenze, sprofonda chi ne è colpito in un abisso di solitudine, deruba della possibilità di trovare conforto in chi ti è più caro, trasformandolo in un estraneo. Quella di Nina è una storia in presa diretta, dove una figlia si confronta con il suo stesso ruolo di "figlia" ormai privo di significato, con la disattenzione del passato, l'approssimazione con cui è trattata la vecchiaia, le difficoltà nelle relazioni con gli operatori sanitari. Ne nasce una riflessione sul significato da dare alla vita, se questa è così incline a farsi spazzare via."
(Fonte: www.lafeltrinelli.it)