Il libro di Mario Foderà, Io marinaro, la vita avventurosa di un emigrante del mare (Liberetà, aprile 2017), finalista del premio letterario organizzato dalla rivista dei pensionati della Cgil, Liberetà, è scritto da un sindacalista di Mazara del Vallo che non si è mai imbarcato su un peschereccio. Però, grazie al suo lavoro e alla localizzazione privilegiata della Camera del lavoro di cui è stato segretario, proprio nel cuore del porto antico della città, ha potuto raccogliere le storie segrete di tanti “marinari”, “ricucendole come un pescatore la sua rete”. Lo ha fatto con tanta maestria da farci rivivere, come fosse lui in persona a raccontarla, le avventure sul mare di Petru, classe 1944, “nato in una famiglia quasi povera” e imbarcato sui pescherecci di Mazara del Vallo sin da ragazzino. Il duro mestiere di pescatore porterà il nostro eroe marinaro a soffrire il freddo, la fame e la nostalgia sulle barche che partono per settimane e mesi a inseguire i branchi di pesce sino alle coste africane per una ricca bordata (battuta di pesca), che poi si concluderà con la spartuta, cioè la spartizione del guadagno tra equipaggio e armatore.
(Fonte: http://www.bookciakmagazine.it/aspettando-bookciak-azione-2018-cominciamo-dai-libri-vita-marinari/)