Il progetto Io R-esisto, promosso dall’associazione Al Confine e sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano, porta a domicilio un metodo già sperimentato nei gruppi, cioè la narrazione autobiografica della persona con deficit cognitivo e del suo caregiver familiare, rielaborata in immagini con le metodologie e tecniche dell’arteterapia e l’introduzione delle videoriprese per riprendere gli incontri. Nel corso di questi le diverse coppie formate dal malato e dal suo caregiver, hanno ripercorso la loro vita con lo scopo di dare voce al loro bisogno comunicativo.
La sperimentazione sollecita a esplorare le potenzialità dell’uso delle immagini così come l’utilizzo del video. Nelle coppie di coniugi sono riemersi momenti e ruoli condivisi di grande valore all’interno della storia familiare. Lo strumento audiovisivo ha permesso la trasmissione di questo valore alle altre generazioni. Nelle coppie genitore-figlio il mettere in ordine le vicende passate, utilizzando dialogo e immagine, ha offerto momenti di contatto, offrendo la possibilità di risanamento di conflitti. Sono stati anche impiegati questionari classici sia per i caregiver che per gli anziani per misurare le ricadute positive dell’intervento.
L’elaborazione simbolica delle immagini ha favorito nel caregiver l’emergere di consapevolezza su nuove e più funzionali possibilità relazionali col proprio familiare. Ciò ha comportato ricadute positive sull’anziano fragile per il quale è importante il contenimento offerto dall’immagine stessa in quanto ogni stato mentale frammentario, quando diviene immagine (su un foglio) in uno spazio simbolico diventa metafora anche dello spazio psichico. Altro effetto di contenimento lo producono l’arteterapeuta e il filmato che restituisce al protagonista un’immagine di sé, riconoscibile all’esterno e socialmente significativa.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)