Nerina Peroni ha 81 anni e da uno vive in una residenza per anziani a Savigliano, in provincia di Cuneo. Ed è qui che inizia la seconda parte della sua vita. Un’infermiera riconosce in lei una famosa pianista di qualche anno prima.“Le ho detto che non suonavo più. Lei sapeva che una collega aveva a casa una pianola che non usava e così l’ha portata qui”, racconta Nerina.
La prima volta che ha messo di nuovo le dita sui tasti, l’anziana ex insegnante faceva fatica persino a suonare la scala di do maggiore. Ma è a questo punto che interviene nuovamente il destino. Anche la caposala la riconosce perché due suoi cugini, affermati pianisti, erano stati suoi allievi. A questo punto è lei a chiedere a Nerina di partecipare ad una rassegna musicale, l’Anima Festival, che si tiene nelle vicinanze della struttura. La sua esibizione va talmente bene da essere notata dagli autori di un popolare programma televisivo che porta sullo schermo vecchi e nuovi talenti.
Gli autori la contattano per chiederle di partecipare come concorrente, così Nerina si rimette a suonare e a novembre dello scorso anno si presenta davanti ai giudici – tutti famosi personaggi del mondo dello spettacolo – che restano commossi dalla sua storia e dalla maestria con la quale suona la Marcia alla Turca di Mozart, che le fa guadagnare l’accesso alla finalissima.
Non vince il primo premio, ma essere su quel palco ha per lei un valore persino superiore, quello di poter dire a milioni di italiani quanto è fortunata a vivere nella sua casa di riposo, circondata dalle attenzioni degli operatori. Al ritorno poi trova una sorpresa in più. Un musicista che era rimasto colpito dalla sua storia le aveva fatto recapitare un pianoforte tutto per lei. Così Nerina ha ripreso a suonare e ogni sera in corridoi qualcuno le chiede il repertorio della serata. Non solo, è anche tornata alla sua attività di insegnante, perché, come lei stessa ammette:” La musica che avevo abbandonato mi ha ridato la gioia”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)