Il trattamento dell’ipertensione nel paziente con età molto avanzata (oltre gli ottant’anni) è una problematica discussa e molto attuale e le recenti linee guida delle Società Europee dell’Ipertensione e di Cardiologia configurano un cambiamento di rotta, che per alcuni può risultare sorprendente.
"Le raccomandazioni per la popolazione anziana – spiega Andrea Ungar, professore di Medicina interna e Geriatria presso l’Università di Firenze e membro del Consiglio Direttivo SICGe (Società italiana di cardiologia geriatrica) – sono piuttosto precise e diverse da quelle della popolazione generale. In particolare, nei pazienti ultraottantenni rimane il valore soglia di trattamento per valori di PAS a partire da 160 mmHg. Ma un concetto assolutamente fondamentale in questi pazienti è la differenza tra “età biologica” ed “età anagrafica”. Esistono infatti pazienti anziani e molto anziani in buone condizioni di salute e senza disabilità (pazienti fit), che possono essere trattati come i pazienti più giovani".
(Fonte: tratto dall'articolo)