Una indagine Ipsos fa emergere che, 9 donne su 10, esercitano quotidianamente il ruolo di caregiver; per una su cinque, si tratta di un lavoro gravoso. Le donne fanno fronte a quasi tutte le difficoltà di salute della famiglia: dalla prevenzione (66%), al percorso terapeutico (65%), all’interlocuzione con i medici sia nella fase di diagnosi che di terapia (58-59%). Il tasso più alto di insoddisfazione (57%) si registra nella fascia di età 35-54 anni, a causa delle difficoltà nel gestire richieste di cura in famiglia, professione e interessi personali. Quando la caregiver è una badante, l’impatto è ancora maggiore per la minor rete sociale di cui gode nel paese dove lavora. Le italiane, emerge ancora dall’indagine, sono consapevoli del fatto che il sistema così com’é non è sostenibile (46%) e il welfare ha una capacità limitata nel distribuire il peso dell’assistenza (32%). Per metà delle intervistate il mondo dell’impresa potrebbe avere un ruolo positivo nell’accollarsi parte dell’onere di protezione.
(Fonte: www.aboutpharma.com)