Gli uomini italiani sono i più longevi d’Europa. Fra le criticità, peggiora il benessere psicologico.
Un’ Italia sempre più longeva e più attenta agli stili di vita, con una diminuzione dei comportamenti a rischio per quanto riguarda alcol e fumo. I dati emergono dalla terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2015)”, presentato dall' Istat.
L'Italia ha un livello di speranza di vita tra i più elevati in Europa, al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2, e la longevità continua ad aumentare. Migliorano, rispetto al 2005, anche le condizioni di salute fisica, e prosegue la riduzione di fumatori e di consumatori di alcol a rischio.
Fra le criticità, non migliora la qualità della sopravvivenza e peggiora il benessere psicologico. Si conferma il trend crescente della mortalità per demenze e delle malattie del sistema nervoso tra gli anziani (27,3 decessi per 10.000 abitanti), soprattutto tra i grandi anziani. Il carico assistenziale che queste patologie comportano sulle famiglie e sui servizi socio-sanitari si riflette negativamente sulla qualità della vita, non solo dei malati ma anche dei loro familiari.
(Fonte: tratto dall'articolo)