Il 26° rapporto annuale dell’Istat sulla situazione del Paese mostra che chi fa volontariato vive meglio e vivere meglio porta a fare più volontariato. Inoltre, più il volontariato è svolto in età avanzata e più si è soddisfatti della propria vita; aggiungendo che più si è in difficoltà, più intense sono le sue ricadute positive. Dal rapporto emerge che il volontariato viene posto da tutta la popolazione italiana in testa alle attività più “piacevoli” della giornata (battendo anche il tempo libero).
Tra i fattori che più incidono sulla partecipazione ad associazioni ci sono il titolo di studio (il 5,1 % di chi ha una licenza elementare o nessun titolo svolge attività gratuite, contro il 23,3% dei laureati), l’essere già coinvolti in altri contesti di socializzazione, come la scuola o l’ambiente di lavoro e il reddito personale o familiare.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)