Si arresta l'aumento della vita media degli italiani, mentre continua a calare la mortalità precoce. Il quadro che emerge dalla quarta edizione del Rapporto sul benessere equo e sostenibile elaborato dall'Istat mostra come l'Italia si conferma uno tra i Paesi più longevi d'Europa, anche se la qualità della sopravvivenza - misurata con la speranza di vita senza limitazioni a 65 anni - seppure in miglioramento, resta sotto la media europea. Nel 2015 la vita media alla nascita è scesa leggermente, da 82,6 a 82,3 anni. Le cause di questo fenomeno - spiega l'istituto di statistica - vanno ricondotte tuttavia a una combinazione di elementi: oscillazioni demografiche e fattori congiunturali di natura epidemiologica e ambientale che hanno comportato un aumento dei decessi nella popolazione più anziana, peraltro osservato in diversi paesi europei. L'incremento della mortalità, fortunatamente, non ha avuto conseguenze sulla qualità degli anni da vivere. Se rimane stabile la speranza di vita in buona salute alla nascita (58,3 anni), migliora sensibilmente la speranza di vita priva di limitazioni nelle attività a 65 anni (da 9,2 del 2013 a 9,7 del 2015).
(Fonte: tratto dall'articolo)