L’indagine campionaria “Reddito e condizioni di vita”, condotta dall’Istat nel 2017, rileva gli indicatori delle condizioni economiche delle famiglie e viene utilizzata per calcolare gli indici ufficiali di politica economico-sociale dell’Unione europea. L’analisi ha riguardato un campione di 22.226 famiglie (48.819 individui). La nota metodologica dell’istituto stima in povertà assoluta circa 1,8 milioni di famiglie e riguarda circa 5 milioni di soggetti. Rispetto al 2016, la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui ma l’incidenza della povertà assoluta diminuisce con l’aumentare dell’età della persona di riferimento. Il valore minimo (4,6%), si registra tra le famiglie con persona di riferimento over 64, quello massimo tra le famiglie con persona di riferimento under 35 (9,6%). La fascia di età della persona di riferimento 55-64 anni mostra però una crescita dell’incidenza (da 5,2% del 2016 a 6,7% del 2017). È più contenuta, ma in crescita rispetto all’anno precedente, l’incidenza di povertà nelle famiglie dove sono presenti anziani(4,8%) mentre arriva a 5,1% nelle famiglie con un anziano. Tra gli individui, l’Istat stima che siano in povertà assoluta 2 milioni 472mila donne (incidenza pari all’8,0%), 1milione 208mila minorenni (12,1%), 1milione e 112mila giovani fra i 18 e i 34 anni (10,4%, valore più elevato dal 2005). Gli anziani in povertà, in base alle stime Istat, sono 611mila (4,6%).
(Fonte: www.istat.it)