Dal rapporto Istat "Natalità e fecondità della popolazione residente" emerge che solo nel 2017 sono nati 17.000 bambini in meno; in meno in tre anni il calo è stato di 45.000 unità e di 120.000 in nove anni (dal 2008). Dati che fanno il paio con quelli relativi all’invecchiamento e ci vedono dietro solo al Giappone.L'Istituto di statistica lega questo fenomeno a due variabili: la diminuzione della popolazione femminile e i livelli di fecondità che diventano sempre più bassi. Le donne in età fertile (15 e 49 anni) sono scese di 900.000 unità dal 2008. Un dato impressionante che, sottolinea il report, spiega quasi i tre quarti della differenza di nascite. Ma è sceso anche il numero di figli per donna e si fa fatica ormai a fare anche un solo figlio; tra 2008 e 2017, c’è stato un calo del 25 per cento dei primi figli (214.267 nel 2017). Il confronto fra generazioni ci mostra che, le donne nate negli anni ’20 avevano circa 2,5 figli , quelle del secondo dopoguerra avevano una media di due figli ciascuna mentre, la generazione del 1977, si è fermata a 1,44 bambini. Sono aumentate anche le donne senza figli passando dall' 11,1 % nella generazione del 1950, al 13 % in quella del 1960 e al 22 % per le nate nel 1977.
(Fonte: www.tpi.it)