Il primo esame del sangue per rilevare la presenza di amiloide, un segno distintivo della malattia di Alzheimer (AD), è ora disponibile per l'uso clinico.
Lo ha annunciato la società che si è occupata dello sviluppo del test, la C2N Diagnostics.
L'analisi del sangue «introduce una nuova opzione per i pazienti, le famiglie e la comunità medica che hanno atteso con impazienza strumenti innovativi per affrontare i problemi preoccupanti dell'AD» ha detto in un comunicato Joel B. Braunstein, CEO di C2N Diagnostics.
Tuttavia, Maria Carrillo, a capo della divisione scientifica dell’Alzheimer's Association, ha sottolineato la necessità di cautela.
Il test infatti è «nuovissimo», gli esperti hanno solo «informazioni limitate» al riguardo, ed è disponibile solo su prescrizione di un operatore sanitario per i pazienti con deficit cognitivo, specifica.
«Il test non è approvato dalla FDA e da solo non diagnostica l'AD» aggiunge poi Carrillo.«Senza la revisione della FDA, gli operatori sanitari non hanno la guida dell'agenzia su come usarlo quando si prendono decisioni sulla salute o sul trattamento di una persona».
Carrillo ha anche osservato che il test è stato studiato solo in un numero limitato di individui e che sono disponibili pochi dati sulle popolazioni sottorappresentate.
«Di conseguenza, non è chiaro quanto siano accurati o generalizzabili i risultati per tutti gli individui e le popolazioni» ha osservato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)