Ricercatori dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, hanno scoperto un meccanismo nascosto che mette a rischio cardiovascolare individui sani. Si tratta della predisposizione, forse su base genetica, ad attaccare troppe molecole di zucchero alle proteine circolanti nel sangue (glicosilazione), che si traduce in un rischio elevato di arteriosclerosi. Lo studio ha dimostrato che persone che hanno una maggiore glicosilazione dell'emoglobina, hanno un peggiore profilo di rischio cardio-metabolico e presentano segni di arterosclerosi alle arterie carotidi. La misurazione dell'emoglobina glicosilata è una pratica comunemente consigliata per lo screening del diabete, ma estendere la determinazione dell'indice di glicosilazione anche a persone sane potrebbe aiutare il medico a riconoscere quelle a rischio cardio-metabolico cui suggerire modifiche degli stili di vita o terapie finalizzate a prevenire lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)