In Italia un milione di uomini e tre milioni e mezzo di donne soffrono di fragilità ossea, condizione che mette a rischio di fratture e, come ricordato alla Giornata mondiale dell'osteoporosi, la malattia potrebbe diventare, se non si corre ai ripari, la prima causa di invalidità per gli ultracinquantenni. In realtà si dovrebbe paralare di fragilità ossea, che dipende da diversi fattori di rischio: una massa ossea bassa (l'osteoporosi), la genetica, l'età, l'uso concomitante di farmaci che depauperano l'osso, la menopausa precoce e alcune malattie reumatologiche. Anche lo stile di vita e della dieta influiscono pesantemente sul rischio di sviluppare fragilità ossea, che si può ostacolare facendo attività fisica regolare, stando al sole, non bevendo e non fumando, e seguendo una dieta ricca di alimenti ricchi di calcio, proteine e vitamina D. Per avere ossa resistenti bisogna tutta la vita seguire una corretta alimentazione, con le quantità di calcio raccomandate, che possono essere calcolate sul sito www.Fondazionefirmo.com.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)