Per consentire ai beneficiari di riscuotere quanto loro dovuto, l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e l'Agenzia delle Entrate, hanno incrociato codici fiscali e dati di circa 7 milioni di polizze vita potenzialmente dormienti. I decessi rilevati sono stati circa 153.000. I dati raccolti sono stati restituiti da Ivass alle imprese perché verifichino se le polizze siano effettivamente dormienti. Non c’è, infatti, diritto al pagamento della polizza se il decesso dell’assicurato è intervenuto dopo la scadenza della stessa. Per seguire l’evoluzione del fenomeno, l’Ivass ha chiesto alle imprese assicurative (con lettera al mercato del 6 aprile 2018) di fornire, entro l’11 giugno 2018, un aggiornamento sulla attività di liquidazione delle polizze per cui sono stati rilevati i decessi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)